La cedolare secca

La cedolare secca è un regime di tassazione relativo alla locazione con applicazione, a partire dall'anno 2011, a tutti gli immobili a destinazione abitativa che risultano iscritti al Catasto Urbano con le categorie da A/1 ad A/11 e relative pertinenze; sono esclusi gli immobili con categoria A/10, uffici e studi professionali.

Possono optare per il regime della cedolare secca soltanto le persone fisiche private e non imprese, professionisti, società o altri enti. In altri termini, la cedolare secca è un'imposta ad aliquote fisse che sostituisce le imposte che il contribuente avrebbe pagato come titolare di redditi di immobili sulla locazione percepita.

Come fare per avvalersi di tale regime?

Occorre che il locatore ne dia comunicazione al conduttore, tramite lettera raccomandata, nella quale viene dichiarata la rinuncia, per tutta la durata del contratto di locazione, ad ogni aggiornamento del canone, compreso l'aumento ISTAT, anche se in precedenza pattuito nel contratto.

L'opzione ha efficacia per tutta la durata del contratto di locazione, fatta salva la facoltà del locatore di revocarla ad ogni annualità.

La cedolare secca prevede una tassazione con l'applicazione di due aliquote IRPEF:

il 10% per i contratti di locazione a canone concordato. Trattasi dei contratti stipulati per immobili situati in Comuni metropolitani e limitrofi, generalmente quelli ad alta intensità abitativa;

il 21% è previsto in tutti gli altri casi.

La cedolare secca è dovuta sul 100% del canone annuale.

Presenta dei vantaggi:

sostituisce le addizionali regionali e comunali;

l'aliquota è inferiore a quella ordinariamente applicata. Infatti l'IRPEF ordinaria prevede una tassazione minima del 23% sul 95% del canone percepito;

prevede l'esenzione dall'imposta di registro e di bollo, favorendo, in questo modo, anche il conduttore al quale, di norma, compete il 50% di queste ultime imposte.

In che modo si versa la cedolare secca?

Si versa in due rate, alle medesime scadenze e con le medesime modalità previste per le imposte che derivano dalla dichiarazione dei redditi.

Quanto alla registrazione del contratto sono previste tre modalità:

online;

presso qualsiasi ufficio dell'Agenzia delle Entrate;

tramite professionisti, sindacati, Caf…

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